In questa sezione troverai le risposte alle domande più comuni che ci vengono poste e potrai capire in maniera più approfondita quali sono i vantaggi del vivere all’interno delle nostre case
Sono Nicola Di Tullio, fondatore ed amministratore di Innobiocase. Ho fondato e diretto per oltre quarant’anni un’azienda di automazione industriale presente nei mercati di tutto il mondo. Innobiocase è stata la mia nuova sfida. Mi sono nuovamente messo alla prova: ho progettato e costruito le mie Innobiocase per ciascuno dei miei figli, e le ho testate nel clima dell’altopiano dell’alta murgia, caratterizzato da un’escursione termica stagionale elevata – temperature molto calde d’estate e fredde d’inverno. Ho vinto anche questa sfida: Innobiocase è una solida realtà, e continuo a progettare le mie Innobiocase ad una ad una, su misura delle esigenze di ciascuna famiglia, delle caratteristiche del luogo dove vengono costruite, del livello di comfort e di automazione richiesto.
Chiamatemi direttamente, senza intermediari, al mio numero personale: 335 42.00.89. Questa è la mia nuova missione d’impresa, e sarò orgoglioso di essere al vostro servizio.
Risponde Nicola Di Tullio, fondatore ed Amministratore di InnoBioCase.
Le mie InnoBioCase hanno solide origini progettuali. Si ispirano al concetto tedesco di “Passivhaus”, ovvero “casa passiva”. Una casa passiva si chiama così perché non ha bisogno di comprare energia dall’esterno per il riscaldamento ed il raffrescamento degli ambienti.
Io, però, ho fatto una progettazione armonica e con i piedi per terra, senza troppi eccessi. Ho realizzato la migliore mediazione tra i grandi vantaggi delle case passive e la indubbia comodità delle tecnologie più innovative.
Risponde Nicola Di Tullio, fondatore ed Amministratore di InnoBioCase.
C’è una definizione che mi sembra perfetta per definire le mie InnoBioCase. Una InnoBioCasa è “un edificio che, grazie ai materiali utilizzati ed all’Innovazione progettuale, ha un fabbisogno termico per riscaldare e raffrescare gli ambienti così ridotto da non aver bisogno di costosi impianti tradizionali, ma di impianti di potenza modesta, di poca complessità e di costo del tutto sostenibile”.
Le mie InnoBioCase, quindi, assicurano il benessere termico con una minima fonte energetica interna all’edificio. Si tratta, quindi, di case che massimizzano l’efficienza energetica, tanto che – in alcuni casi – l’impianto di riscaldamento convenzionale si può addirittura eliminare, se il carico termico necessario per il riscaldamento invernale è molto basso, convenzionalmente inferiore a 10 W/m². Posso ottenere queste prestazioni con una progettazione molto attenta, specie nei riguardi dei ponti termici, con spessi strati di materiali isolanti termici su murature perimetrali, tetto e solai inferiori, e mediante l’adozione di sistemi di ventilazione controllata a recupero energetico per minimizzare le dispersioni di calore.
Nel cuore dell’inverno o nelle giornate più calde dell’estate, però, io comunque preferisco avere sempre la possibilità di poter disporre di un supplemento di energia, perlomeno per quanto basta a pareggiare il bilancio termico della casa. In questi casi, tendo ad utilizzare sempre sistemi non convenzionali, come i pannelli solari fotovoltaici, pannelli solari termici o pompa di calore per riscaldare l’aria dell’impianto di ventilazione controllata a recupero energetico.
Risponde Nicola Di Tullio, fondatore ed Amministratore di InnoBioCase.
Per costruire le mie InnoBioCase devo fare molta più attenzione alla qualità, rispetto ad una casa convenzionale. Non soltanto tutti i componenti previsti devono essere i migliori possibili, ma devono anche essere perfettamente armonizzati tra di loro, nelle fasi di progettazione, realizzazione e gestione della casa. Ecco un paio di importanti aspetti da tenere sotto controllo.
Per esempio: per evitare i ponti termici, già in fase di progettazione calcolo il fabbisogno energetico. Quando la casa è allo stadio di rustico, verifico che tutti i collegamenti ed i componenti siano effettivamente pressoché ermetici (lo controllo facendo effettuare il “Blower-Door-Test”). Al termine dei lavori consegno al proprietario il certificato energetico, simile nel sistema di valori a quello delle classi energetiche degli elettrodomestici, con la classe A (ed A+, in caso di rendimento superiore) ad indicare il massimo risparmio energetico, che decresce al crescere della lettera alfabetica. Le mie InnoBioCase ottengono la classe A++.
Come faccio, poi, a minimizzare la dispersione di calore attraverso le pareti esterne della casa? Utilizzo tecniche di captazione termica. Le mie InnoBioCase registrano valori di trasmittanza termica incredibilmente bassi (valori bassi significano bassa dispersione): sono compresi tra 0,10 e 0,20 W/m²K.
Carico termico invernale: ≤ 10 w/m²
Fabbisogno energetico utile richiesto per il raffrescamento: ≤ 15 kwh/(m²a)
Carico termico estivo: ≤ 10 w/m²
Tenuta all’aria (blower-door-test secondo uni en 13829): n50 ≤ 0,6/h
Fabbisogno energetico primario di energia: ≤ 120 kwh/(m²a)
Risponde Nicola Di Tullio, fondatore ed amministratore di Innobiocase.
In primo luogo è necessario individuare l’appezzamento di terreno dove edificare la vostra innobiocasa. Mentre procedete agli adempimenti richiesti dal comune, scegliete dal nostro sito il modello che vi piace di più tra i nostri cinque modelli top, selezionati tra le tante idee progettuali. A questo punto chiamatemi, e iniziamo un percorso di personalizzazione. Non ci sono, infatti, neanche due Innobiocase uguali tra di loro: le Innobiocase non sono realizzate in scatola di montaggio. Ogni innobiocasa è unica, e viene realizzata in funzione della famiglia che la abiterà.
Una volta definite le vostre esigenze, procediamo alla realizzazione della struttura. La faccio realizzare da falegnamerie industriali specializzate nel settore, con esperienza pluridecennale, che ho selezionato personalmente tra quelle più qualificate nei paesi più ricchi di tradizione nella lavorazione di strutture di carpenteria in legname performante. Nel frattempo procediamo alla preparazione del sito e delle opere necessarie a procedere rapidamente alla costruzione della casa, una volta ricevute la struttura in cantiere. A questo punto, la casa viene innalzata nel giro di pochi giorni, e procediamo quindi a mettere in sito gli infissi, ad allacciare i collegamenti con la rete idrica, fognante ed elettrica, ed a installare gli impianti tecnologici. Il collaudo finale conclude il processo di costruzione.
L’intero processo, dall’ordine alla consegna delle chiavi, dura all’incirca tre mesi.
Risponde Nicola Di Tullio, fondatore ed amministratore di Innobiocase.
Questo è l’ultimo punto di forza di una innobiocasa. A parità di superficie, rifiniture e prestazioni, una innobiocasa certamente non costerà di più di una casa costruita con tecniche convenzionali; ma, soprattutto, avrete una casa unica nel suo genere, perfettamente su misura delle esigenze della vostra famiglia, con consumi energetici assolutamente inferiori a quelli di una qualsiasi casa convenzionale, e costruita con materiali biosostenibili ed ecocompatibili. In più, lasciatemelo dire, ogni innobiocasa è davvero bellissima.
Il prezzo che trovate evidenziato nella scheda di ciascuna innobiocasa si riferisce al modello illustrato, e la voce “componenti” include le pareti perimetrali, le pareti interne, il solaio, il tetto e gli infissi. Le travi a vista sono un optional a vostra scelta. Nella fase di ordine definiremo insieme le rifiniture, gli impianti, e tutti i dettagli che porteranno alla consegna della innobiocasa con la formula ‘chiavi in mano’: il costo finale sarà quindi fissato già in fase di definizione dell’ordine, senza sorprese finali. Inoltre, sempre a scanso di sorprese, vi rilascio una fideiussione a fronte dell’acconto versato.